D. Ma non si è ancora deciso a trasferirsi a Hollywood. Continua a vivere a Londra perché lì viene lasciato in pace. Può ancora uscire a bere una birra?
R. Dipende dal quartiere in cui mi trovo. Londra è abbastanza grande da permettermi di trovare un pub dove non mi danno troppa importanza. Devo solo cercarlo. Sono uscito di recente con degli amici e una cameriera mi ha detto che assomigliavo al tipo di ‘Twilight’ chiedendomi se ero suo fratello. Non avrebbe mai pensato che potessi andare in un bar come quello. Se qualcuno mi riconosce per strada in genere guarda da un’altra parte; sono troppo timidi per avvicinarsi. Mi sarei anche accontentato di essere meno famoso, ma è andata diversamente e devo vedere la cosa in modo positivo. ‘Twilight’ mi ha aperto le porte di film come ‘Remember Me’ e ‘Bel-Ami’. Lavoro sempre e il prezzo è questa pazzia che ho intorno. Ma ogni attore desidera essere su di uno schermo e quando ti danno una parte il tuo cuore batte più veloce, quindi ben venga.
D. Questa isteria la disturba?
R. Londra è diversa dall’America. Posso avere una vita normale e tutta quella agitazione qui sembra quasi un incubo. A volte penso che è stato solo un sogno e che svanirà prima o poi. Vado da un film all’altro, come se nulla fosse e cerco di non preoccuparmi.
D. Ha detto che è meglio lasciar perdere?
R. Sì, è meglio che mi dimentichi di essere famoso e che continui a recitare senza interrogarmi troppo… le confesso però che sto cercando di capire che cosa fare di questa improvvisa popolarità, perché sono spaventato all’idea di non potermi migliorare. Non tanto come attore ma come persona. Ma forse mi sbaglio.
D. Mi sembra di sentire questa domanda nella sua voce. O sbaglio?
R. Può sentire l’incertezza, che non è come perdere la bussola. Avere dei dubbi è una buona cosa, perché ti rendi conto di non essere così equilibrato e allora ti dai da fare per diventarlo. Questo è il punto a cui sono arrivato, come psicologo di me stesso. Tutte quelle persone sedute nei loro uffici hanno tutto nella vita tranne il fatto di viverla. E io voglio vivere anche se questo significa avere incertezze.
D. Perché?
R. Perché in ogni giorno della nostra vita c’è più di quello che pensiamo. E non viviamo la nostra vita abbastanza intensamente. Non andiamo abbastanza in profondità.
D. Ho l’impressione che abbiano inviato la fama all’indirizzo sbagliato.
R. La fama è un mito, uno strano valore. Non hai bisogno di titoli per diventare famoso, di denaro, lo diventi. Alcuni pensano che se sei famoso hai tutto ciò che serve nella vita. Lo si può capire anche se non si è d’accordo perché non c’è un altro modo per sfondare. La mia generazione non vuole sentirsi dire che l’unico modo per guadagnare del denaro è lavorare fino a 70 anni, che se sei fortunato stai lavorando non per pochi spiccioli, e che potrai essere qualcuno prima di andare in pensione. La mia generazione è avida, le persone vogliono essere famose a 20 anni. Tutto e subito, questa è la chiave.
D. Non per lei?
R. Non so. Forse la penserei diversamente se non fossi famoso. Non ho mai letto i tabloid né lo faccio ora … Quello che scrivono delle persone, quando distruggono il lavoro degli attori, non mi piace. Trovo disgustosa questa (sotto)cultura della celebrità. Più sei famoso, più i tabloid scrivono di te, meno le persone vogliono sapere dei tuoi film perché quello che leggono sui tabloid è più interessante di quello che vedono sullo schermo. Gli attori perdono il loro fascino. Li puoi vedere in camera da letto, puoi sapere tutto delle loro relazioni, puoi godere del loro dolore, più la loro vita è un libro aperto meno interessa vederli al cinema. Lo trovo insopportabile.
D. Ci sono voci che la vogliono legato a Kristen Stewart.
R. Questo fidanzamento è una str—ata, e non so da dove salti fuori. Kristen è una mia amica, e mi piace molto lavorare con lei. E’ più matura della sua età , è una vera professionista e non avrei potuto desiderare una partner migliore perché rende ogni mia mossa, ogni mia frase più autentica. Un franchise come ‘Twilight’ è spaventoso perché mi ha messo in un quadro che mi porterò dietro per tutta la vita. Così è importante andare d’accordo con la partner, e Kristen è una partner perfetta. Pretende molto da sé e così posso farlo anch’io.
D. Ma non ha risposto alla mia domanda, che significa …
R. La mia unica arma di difesa è non tener conto delle voci. Mi concentro sul mio lavoro e sugli aspetti positivi della fama. Non può immaginare quanto sia fantastico non dover più andare ai casting. Sono la cosa peggiore. Soprattutto quando alla fine non ottieni la parte. Ora ho un sacco di persone intorno che si danno da fare per me, che mi chiedono se la sceneggiatura va bene. Le persone mi salutano, mi sorridono per strada, mi vengono a stringere la mano. Molti mi fermano solo per congratularsi. E’ così che mi rendo conto che ci sono tante brave persone. E che sono la maggioranza.
D. Deve ancora andare in giro con le guardie del corpo. Le da fastidio questa cosa?
R. Ho delle guardie del corpo solo quando giro un film o devo andare da qualche parte. Finché la gente non sa dove vivo, non ci sono problemi. La folla mi infastidisce. Perché quando giro mi alzo alle 5 di mattina e finché non torno in stanza non ho energie per nient’altro. E quando torno, cado sul letto. Non ho una vita normale in questi giorni, ma posso dirle quale hotel ha il bagno più bello.
D. Sembra che non abbia una vita là fuori …
R. E’ un po’ così. Mi annoio un po’ qui e un po’ là, leggo sceneggiature, guardo dei film. E aspetto che suoni il telefono. Quando dico sì a qualcosa mi do al 100%. E dato che non ho una vera vita al di fuori del mio lavoro, mi perdo nei miei personaggi e dimentico quello che c’è fuori. E’ così che rendo i miei personaggi reali sullo schermo.
D. E’ molto disciplinato per essere un ribelle.
R. Lo so che la persone mi paragonano a James Dean, ma non penso che sia così. Non sono mai stato un ribelle. Non amo che le persone mi dicano quello che devo fare, ma mi ribello solo per il gusto di farlo.
D. Neppure con lo status di sex symbol?
R. Quando una persona è di poche parole come me, si pensa che sia sexy, perché si pensa che abbia un secreto.
D. E lei/voi non lo avete?
R. Sì, noi/loro lo abbiamo.
D. Forse possono accettarlo più facilmente da chi spezza i loro cuori. E non in altro modo.
R. Si può facilmente spezzare un cuore. In molti casi le persone non si rendono conto di quello che fanno.
D. E se qualcuno lo facesse a lei?
R. Vuol sapere come potrei sopravvivere? Continuando la mia vita come se non fosse successo nulla.
D. Hai esperienza di questa cosa?
R. Certamente. Succede quasi ogni giorno.
D. Mi lasci finire questa intervista e salutarla con la voce emozionante di una donna, ma non voglio spezzarle il cuore. Forse le piacerà e forse potrebbe incontrarla a Budapest. Le ho portato un CD di Palya Bea.
R. Grazie. Se non tornerà a Pest per quei giorni e dovessi incontrarla, le porterò i suoi saluti.
Alle prossime news! Il Team.





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