RINGRAZIAMENTI SPECIALI IN OCCASIONE DELLA FINE DELLA "TWILIGHT SAGA"

giovedì 24 giugno 2010

‘Iesb.net’ intervista David Slade, Wyck Godfrey e Melissa Rosenberg!

giovedì 24 giugno 2010
A una delle tante conferenze stampa indette per promuovere l’uscita di ‘Eclipse’, il regista David Slade, la sceneggiatrice Melissa Rosenberg e il produttore Wyck Godfrey hanno tutti sottolineato il fatto che i personaggi e in generale la mitologia della saga sono stati maggiormente approfonditi in ‘Eclipse’.

D: David, come si è preparato per girare ‘Eclipse’? Come è riuscito a dare il suo stile?

David: C’è una modalità che si ripresenta ad ogni film ed è quella per cui prima mi immagino il film nella testa e poi comincio a farlo. Devo avere tutto bene chiaro e programmato prima di iniziare, sapere qual’è la scena giusta per ogni personaggio. Penso che una delle cose più belle al mondo sia guardare i volti e questa è forse la ragione per cui, più di altri registi, riprendo gli attori molto da vicino.

Wyck: Quando David ci ha parlato per la prima volta del film ci ha detto che lasciar perdere lo sfondo per concentrarsi esclusivamente sui personaggi, nelle scene di pericolo, avrebbe provocato più ansietà. La stessa che si prova quando sembra che dietro a quello che succede ci sia il nulla. Anche nello scene romantiche è riuscito così facendo a dare un forte senso di intimità, come se le due persone fossero sole al mondo. D: Perché una persona dovrebbe andare a vedere ‘Eclipse’?

David: Se non avete niente di meglio da fare, nessun progetto, nessun altro film da andare a vedere … no, seriamente, questo è il libro più maturo e penso che siamo riusciti a fare il film più maturo. Certo la storia d’amore è importante, ma c’è anche molto altro. La vendetta è il tema dominante del film. Le scene d’azione sono costruite sui personaggi e quindi non sono solo un evento come un altro.

D: David, ha lavorato con un cast già scelto. In che modo ha stabilito con loro quello che desiderava dai loro personaggi?

David: La prima cosa che ho fatto è stato vederli ad uno ad uno, individualmente. Abbiamo avuto più incontri a due. Al primo incontro ho semplicemente voluto che mi raccontassero il loro personaggio, quello che ne pensavano. Poi nell’incontro successivo abbiamo parlato della sceneggiatura, sempre a due. Poi ci siamo incontrati una terza e una quarta volta. Lì abbiamo discusso di che cosa volevamo mettere nel personaggio e nella storia. Poi abbiamo fatto una prova generale, con tutti gli attori presenti e a quel punto non abbiamo più parlato dei personaggi. Solo del contenuto. E’ così che ho lavorato.

D: Melissa, che difficoltà ha avuto a ridurre il racconto in un film di due ore?

Melissa: Questo libro mi ha preso alla sprovvista perché pensavo che sarebbe stato il più facile da adattare visto che c’è molto conflitto, e un grande battaglia. Ma quando mi ci sono messa e ho cercato di dividere la storia in parti, mi sono resa conto che quasi tutto succedeva nella terza parte. E quindi il problema è stato cosa mettere nelle prime due, a parte i dialoghi, per arrivare alla terza. E ho risolto il tutto decidendo di vedere la storia da diversi punti di vista e non solo da quello di Bella, come è nel libro. Scelta questa strada poi è stato divertente scrivere la sceneggiatura.

Wyck_Godfrey_imageD: David, i produttori avevano aspettative sul mantenere lo stesso stile e lo stesso tono dei film precedenti?

David: La sola cosa che mi è stata raccomandata era che ci fosse continuità. Ma mi è stato dato un ampio margine di libertà sull’estetica. Ho ereditato i set, ma quando ad esempio sono entrato nella cucina di Bella, l’ho allargata perché avrei girato con lenti differenti da quelle usate in precedenza. Lo stesso è successo con la sua camera da letto che ho voluto più grande. Quindi la risposta è che mi hanno lasciato ampia libertà nel rispetto di quello che era stato fatto prima.

Wyck: La ragione per cui abbiamo scelto David era per il suo stile che era molto diverso dai due precedenti. E perché aveva già lavorato con delle giovani attrici ottenendo un ottimo risultato. Ci sembrava che le avesse capite.

David: Ho cercato di non pensare molto agli altri due film. E su questo Wyck mi ha dato una mano, aiutandomi a non sbagliare, un atteggiamento davvero molto raro.

Wyck: Ogni tanto c’era Edward che camminava al sole e allora io a dire ‘ Aspetta, non dovrebbe brillare?’.

David: Lasciatemi dire che il sole è stato il nostro peggior nemico a Vancouver. C’era sempre sole. Ogni giorno.

Wyck: E a nessuno piace sentirsi dire che non si possono fare le riprese perché c’è il sole.

David: Il che è perfetto per qualsiasi altro film.

3526434683_214a0958f9D: Qualcosa da dire sulla sostituzione di Rachelle Lefevre con Bryce Dallas Howard?

Wyck: E’ successo tutto molto in fretta. Rachelle non era disponibile per tre settimane durante le riprese e noi dovevano essere rapidi. Bryce era già sulla lista fin dai tempi di ‘Twilight’ ma a quel tempo era lei a non essere disponibile. E così le abbiamo inviato la sceneggiatura, lei l’ha letta velocemente e ha deciso che le interessava. E’ successo così.

David: Di questi film si pensa che siano degli enormi block-busters, invece sono girati più come se fossero dei film indipendenti e i tempi sono stretti. Abbiamo girato ‘Eclipse’ in 50 giorni. Gli action movie in genere sono girati nel doppio o triplo del tempo. Quindi non avevamo scelta.

D: Melissa, l’ha intimidita il coinvolgimento di Stephenie Meyer?

Melissa: No, sono anzi molto grata a Stephenie per aver passato così tanto tempo sul set. Siamo noi due a preoccuparci delle parole e a vedere cose che gli altri non vedono, né il regista né i produttori.

(Fine della prima parte).



Fonte.


A presto!

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