RINGRAZIAMENTI SPECIALI IN OCCASIONE DELLA FINE DELLA "TWILIGHT SAGA"

giovedì 11 marzo 2010

Il Twilight Lexicon recensisce Remember Me!

giovedì 11 marzo 2010
Cari Twilighters, due utenti del Twilight Lexicon,
Be My Escape e Pel, hanno avuto la possibilità di vedere Remember Me in un pre-screening.
Questa che vi riportiamo è la recensione fatta da Be My Escape, ricordandovi che potrebbe contenere degli spoiler.
Sono stata abbastanza fortunata da vedere una proiezione di Remember Me qualche settimana fa. Devo dire che sono andata a vederlo senza molte aspettative. Non mi ero molto informata sul film tranne che sul fatto che Robert Pattinson era uno dei protagonisti e questa non era necessariamente la motivazione per vederlo. Sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla profondità della sceneggiatura. New York City è stata usata come sfondo ma l’iconico scenario abituale non è una cosa forzata. E’ stato un buon cambio di andatura. Allen Coulter ha chiaramente a cuore la presentazione della città in un modo che le persone che ci vivono possono rispettare e capire.
La scena d’apertura di Remember Me è ossessiva e dà il tono al resto del film. Tyler (Rob Pattinson) e Ally (Emilie De Ravin) sono stati entrambi toccati dalla tragedia e ciascuno se ne occupa a modo suo. Il motto di Ally è di vivere ogni giorno con la consapevolezza che tutto può cambiare in un istante. Emilie De Ravin interpreta Ally con sufficiente equilibrio e ombre del passato. La sua interazione con Pattinson è genuina e la chimica è fantastica.
In Remember Me, il modo in cui ogni persona si confronta con la tragedia è essenziale al loro modo di essere. Tyler (Rob Pattinson) soffre per una perdita che gli fa smarrire la sua strada. Diventa indulgente con se stesso, il povero piccolo ragazzo ricco che odia suo padre. Pattinson interpreta la parte alla perfezione. Tyler diventa un personaggio notevole portato alla vita dalla combinazione tra una forte sceneggiatura, una regia intelligente, e il dolore sottile che Pattinson regala al suo personaggio.
Il film è una bellissima storia sulla ricerca di se stessi nonostante quello che si è e sapendo che le cose possono cambiare in un istante. Le dinamiche familiari, sia che si tratti del padre di Ally (Chris Cooper), spinto agli estremi a causa della sua eccessiva protettività, o del padre di Tyler (Pierce Brosnan), freddo e in disparte, che non sa come prendersi cura dei suoi figli, sono tutte caratteristiche facilmente riconoscibili nelle famiglie medie.
Ora passiamo alla parte di cui tutti vogliono sapere, la fine. Ogni storia ambientata a New York nel 2001 corre il rischio di essere troppo dolorosa da vedere. L’11 settembre è come una vecchia ferita ancora sensibile al tatto, qualsiasi film che include l’argomento non sempre si rivolge alle masse. In questo caso però l’argomento è trattato con estrema delicatezza e rispetto verso coloro che hanno vissuto l’esperienza. Non è la forza che traina la storia, ma un elemento che aggiunge un altro livello.
Nel complesso, se siete alla ricerca di un film che mette in mostra Rob Pattinson come l’ennesima versione di Edward Cullen, questo non è il caso. Il iflm è molto più che un semplice veicolo per Pattinson. Le dinamiche familiari e la mancanza di direzione di Tyler sono tutte cose con cui possono relazionarsi tutte le persone. Questa è una storia sulla sopravvivenza, sull’essere quella persona che viene lasciato indietro e su come si sceglie di vivere la propria vita dopo essere stati toccati dalla tragedia. Ci sono un cuore e un’anima in questo film che non si vede nei tipici film drammatici ed è assolutamente questo che dà valore alla visione.

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